
Lorenz Static
Vi è mai capitato di trovarvi di fronte ad un oggetto essenziale, apparentemente “semplice” per la sobrietà delle sue linee, ma così assolutamente funzionale da lasciarvi affascinati, stupefatti e, soprattutto, curiosi di sapere chi fosse riuscito in tale impresa? A me è capitato, anzi ricapitato, quando ho rivisto l’orologio Static prodotto da Lorenz.
È di una semplicità disarmante, ti cattura, tanto che continui ad osservarlo, ad ammirarlo, ci giri intorno, lo sfiori, lo accarezzi, lo desideri. Scopriamone l’affascinante storia.
Lorenz Static, un orologio nato da un incontro
L’orologio Lorenz Static nasce nel lontano 1959 per merito di due grandi personaggi. Il primo è Tullio Bolletta, maestro orologiaio che nel 1934 fonda un’azienda in via Montenapoleone a Milano, con il nome di “La Regale,” che cambierà poi in Lorenz. Nel 1939 Bolletta brevetta il TI-BI, soluzione sgrassante per la pulizia dei movimenti, ancora oggi usata. Negli anni 50 fa costruire in Svizzera movimenti esclusivi che “riveste” poi con uno stile italiano, dando così una impronta precisa alla sua azienda. Qualità ed estetica in giusta armonia.
Il secondo personaggio è Richard Sapper, architetto tedesco ma che ha operato principalmente a Milano. Viene considerato uno dei designer più importanti della sua generazione assieme a Marco Zanuso, con il quale collabora spesso. Insieme rivoluzionano le linee di oggetti di uso comune, che diventano arte. La lampada Tizio per Artemide, la radio a forma di cubo per Brionvega, il telefono Grillo per Siemens, una sedia in plastica ed impilabile per Kartell, solo per nominarne alcuni. Sapper vincerà per ben 10 volte il “Compasso d’oro”, il più antico e prestigioso premio di disegno industriale al mondo.
I due si incontrano quando Tullio Bolletta decide di utilizzare in qualche modo dei timer da siluro che aveva acquistato alla fine della guerra (pare ne avesse acquistati un vagone intero) e vorrebbe anche vincere l’ambito premio. Due idee apparentemente complesse da unire. Sottopone a Sapper la sua idea che accetta la sfida e con poche modifiche ai timer crea lo Static, un meraviglioso orologio da tavolo.

Com’è fatto il Lorenz Static
Un cilindro curvo da una parte e piatto e scavato dall’altra. Riempito con un peso per renderlo stabile (pesa circa un chilo), e leggermente appiattito in modo che si possa appoggiare. Osservandolo abbiamo la sensazione che fluttui, quasi che stia per spiccare il volo.
Nella parte scavata viene inserito un movimento al quarzo che ci mostra ore, minuti e secondi. Essenziale anche nelle informazioni, non a caso il primo quadrante usato era quello di un caccia bombardiere che Sapper aveva trovato in un mercatino delle pulci.
Apparentemente semplice, molto funzionale, bello, un piccolo capolavoro di designer che fa vincere a Sapper e a Lorenz, nel 1960, il loro primo Compasso d’oro e gli fa meritare presenza fissa al Museo del Design di Milano.
Oggi le versioni sono parecchie, con varie colorazioni sia dell’acciaio che dei quadranti, che si adattano perfettamente a tutti gli ambienti.
Un oggetto nato più di sessanta anni fa, ma ancora attualissimo e moderno.